Animali: solo farmaci su misura - Rivista Consumatori

Animali: solo farmaci su misura – Rivista Consumatori

Farmaci galenici per curare i nostri amici animali con ricette e formule studiate apposta per loro.

Il greco Galeno di Pergamo (129-201 circa) fu uno dei più importanti medici dell’antichità. Dal suo nome deriva la «galenica», ovvero l’arte di preparare i farmaci da parte del farmacista. La realizzazione di farmaci galenici per uso umano è quindi nota da secoli, molto meno la declinazione a uso veterinario.
Abbiamo incontrato il Dottor Adalberto Fabbriconi, uno dei massimi esperti di questa materia che ci illustra un’affascinante pratica che nasce dal suo desiderio di poter curare gli animali di varie specie e con esigenze molto diverse fra loro.

«Infatti» ci spiega il farmacista «la preparazione di un farmaco per uso umano, a parte le variabili di peso e di età, va bene per tutti, ma pensate alle differenze che ci sono tra un pesce, un rettile, un mammifero e un uccello. Nessuna industria sarebbe capace di coprire un mercato così vasto e ampio.» Oltre a confezionare una formula specifica, ogni preparato viene anche aromatizzato e proposto sotto forma di crema, capsule, sciroppo o polvere, a seconda delle esigenze della singola specie.
«È stato l’amore per gli animali che mi ha spinto ad approfondire quest’arte anche grazie all’incontro fortunato con un docente, che è diventato il mio maestro, il professor Mario Marcucci. Figura eclettica e geniale, è stato tra i primi a sperimentare la nutrizione parenterale nei bambini prematuri, ovvero somministrare il cibo per via endovenosa. Da lui ho imparato le formule, ma anche il piacere di condividere e di tramandare agli altri i risultati delle mie ricerche. Al momento siamo un gruppo di quattro colleghi-amici sparsi per l’Italia che con regolarità, insieme a Marcucci, s’incontrano per confrontarsi e imparare l’uno dall’altro. Ogni cosa che facciamo è condivisa e ciascuno di noi dà il proprio contributo personale. Sono anche grato alla Farmacia Bandi di Milano, dove ho avuto la possibilità di crescere diventando responsabile di laboratorio
Fabbriconi, che insegna a un master di Medicina galenica all’Università La Sapienza di Roma e all’Utifar (Unione tecnica italiani farmacisti), ci confida che il suo è stato un percorso faticoso e che anche commettere errori è stato importante. «Una volta dovevo preparare un farmaco per un gatto, che sono una vera sfida per i preparatori perché individuare un gusto che a loro piaccia è davvero un’impresa. L’immaginario associa i gatti al pesce, così mi sono dato da fare per trovare un aromatizzante per uso alimentare umano. Sono riuscito a farmene dare solo cinque chili di un “fine partita”, una quantità enorme in campo galenico, così li ho distribuiti tra i miei colleghi. Il risultato è stato un disastro! Contrariamente a quanto pensassi, il pesce non è in cima ai gusti preferiti dai gatti. Così, partendo dalla nostra esperienza e integrandolo con la letteratura straniera abbiamo creato uno schema di riferimento che indica i gusti preferiti delle singole specie in ordine decrescente. Per esempio, i cani e i cavalli sono golosi di dolce mentre i roditori preferiscono i sapori amari.»
«Ho curato davvero tanti animali in questi anni» racconta divertito. «Oltre a cani e gatti, mi sono capitati anche alcuni pesci, una tigre, un elefante, una tartaruga e un riccio. Per quest’ultimo ho formulato una polvere al sapore di mela che gli è piaciuta moltissimo! Mi è capitato anche un piccione diabetico che, grazie ai nostri preparati, ha vissuto molti anni. Per lui ho studiato una ricetta che gli ho proposto sotto forma di semini

L’ospedale delle foche in Olanda, invece, prepara antibiotici che aderiscono alla loro pelle e che sono resistenti all’acqua. Questa branca della farmacia è molto importante in un’epoca in cui l’amore e l’attenzione nei confronti degli animali è in costante crescita.
Ricordiamo che oltre metà delle famiglie italiane possiede un animale domestico la cui vita media si è allungata. Non è così raro conoscere storie di cani e gatti che vivono con noi anche vent’anni. Prendersi cura di loro è un obbligo morale, ma non è sempre facile somministrare compresse di grosse dimensioni, farmaci amari o fare iniezioni se non si è pratici. Un intervento che rischia di essere molto frustrante e di compromettere un rapporto di fiducia tra il pet e il proprietario, oppure molto complicato in caso di grossi animali, come mucche e cavalli.

«A queste considerazioni si deve aggiungere anche la possibilità di eliminare eccipienti che magari non servono o allergenici» sottolinea Fabbriconi «formulando un farmaco cucito addosso alle esigenze del singolo individuo.»

Articolo di Silvia Amodio pubblicato sulla rivista Consumatori – edizione Lombardia di gennaio – febbraio 2019.

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