I sogni si possono avverare - Rivista Consumatori

I sogni si possono avverare – Rivista Consumatori

Al Teatro dal Verme si celebra il quarto Dreamers Day dedicato ai sognatori pragmatici.

Domenica 18 novembre 2018, al Teatro Dal Verme di Milano, si alza il sipario sulla quarta edizione del Dreamers Day, il primo evento al mondo dedicato ai «sognatori pragmatici».
Francesca Del Nero è l’ideatrice di questo evento: «A dire la verità il Dreamers Day nasce dal cuore e dalla mente di Stefano D’Anna, un economista, scrittore e persona di grande sensibilità. Il suo desiderio era quello di istituire il giorno dei sognatori. Stefano è morto nel 2014 e non ha fatto in tempo a portare a termine il suo progetto. Ho voluto concretizzarlo io, anche se non sapevo bene come fare, ma ero molto determinata. La prima edizione si è svolta nel 2015, sempre al Teatro Dal Verme. In pochi ci credevano, a parte la sottoscritta, invece è stato un vero successo e ogni anno la manifestazione cresce».

La formula è sempre la stessa: una ventina di relatori raccontano come sono riusciti a trasformare un sogno in realtà. «Sono esempi importanti per tutti» prosegue Francesca che ha fondato anche la School for Dreamers «e un invito a non scoraggiarsi mai di fronte alle difficoltà e a far germogliare nelle coscienze la consapevolezza che chiunque può farcela
Il co-presentatore è un cane e si chiama Artù. Al fianco del giornalista Andrea Bertuzzi, che intervista gli ospiti, infatti, ci sarà anche il suo amico a quattro zampe. «È proprio così, nella scorsa edizione io e Artù abbiamo inaugurato una inedita forma di pet journalism, le interviste ArTUperTU, nella convinzione che la presenza di un cane possa stimolare la sensibilità e le emozioni dei due interlocutori, consentendo loro di aprirsi maggiormente a beneficio del pubblico. Siamo una coppia insolita, ma il pubblico ha gradito e per questo siamo felici di ritornare anche per l’edizione 2018

L’inclinazione dog-friendly dell’evento è confermata anche dalla presenza tra gli speaker di Sara Turetta, fondatrice di Save the Dogs and Other Animals, passata da una brillante carriera nel campo della comunicazione all’incontro con i cani maltrattati in Romania. Un’esperienza che ha dato vita alla sua missione: fondare un’associazione internazionale di protezione degli animali.
«Nel 2001 ho scoperto la tragedia dei cani massacrati senza pietà» spiega Sara «e un anno dopo ho deciso di lasciare il lavoro perché il mio sogno era quello di fermare questo sterminio. Avevo sottovalutato la corruzione e le difficoltà che caratterizzano la Romania. Ho dovuto ridimensionare questa aspirazione, ma da questa ne è nata un’altra: ho realizzato un centro di tutela e una clinica veterinaria di altissimo livello. Tutto è iniziato con un piccolo edificio dato in comodato dall’amministrazione locale; nel tempo grazie a una buona gestione dei fondi e alla fiducia dei donatori, abbiamo creato Impronte di Gioia, un centro di sette ettari situato tra Bucarest e Costanza. Qui sembra di entrare in un altro mondo: ci sono un rifugio per cani, un gattile a cinque stelle, un santuario per equini abbandonati (purtroppo animali molto usati nelle zone rurali) e una clinica all’avanguardia di ottocento metri quadrati dove, sette giorni su sette, vengono sterilizzati gli animali e soccorsi quelli feriti. Ogni anno passano per la clinica duemila animali dei quali ci prendiamo cura. In quindici anni ne abbiamo sterilizzati oltre 36.000 tra gatti e cani, sia di proprietà che randagi, e abbiamo mandato in adozione, fuori dalla Romania, oltre settemila animali. In questo Paese non c’è la cultura dell’animale da compagnia e c’è ancora molta strada da fare.»

Ma non finisce qui. «Siccome un sogno tira l’altro» scherza la presidente «ho pensato a un nuovo progetto da realizzare in Italia: Non uno di troppo. Come sappiamo la situazione del randagismo al Sud Italia è critica e l’unica arma, insieme a un cambiamento culturale, è la sterilizzazione. Per questa ragione abbiamo pensato di donare operazioni gratuite alle associazioni locali, ai volontari e alle categorie svantaggiate che non possono sostenere le spese, grazie a delle convenzioni con cliniche veterinarie del territorio. Il progetto partirà nei prossimi mesi, ma è già possibile fare una donazione (www.savethedogs.eu). Dopo sedici anni in Romania siamo pronti a rincorrere e realizzare questo nuovo sogno».

Articolo di Silvia Amodio pubblicato sulla rivista Consumatori – edizione Lombardia di novembre 2018.

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