Straordinaria-mente animale – Rivista Consumatori
Christiana Ruggeri, noto volto del Tg2, svela in un libro per l’infanzia tutto il suo amore per gli animali e la natura.
Gli animali hanno sempre la capacità di sorprenderci. Grazie alla possibilità di condividere in rete quello che fanno, veniamo a conoscenza di aneddoti che non solo ci strappano un sorriso, ma ci fanno anche ripensare alla loro intelligenza, all’importanza che hanno all’interno dell’ecosistema e al loro ruolo nelle nostre vite. Questi episodi vengono trascurati dalla comunità scientifica, cauta per definizione, ma dovrebbero invece avere un peso sul giudizio che formuliamo sugli animali non umani e farci venire il sospetto che ci sia ancora molto da scoprire. Lo sapevate, per esempio, che in Sudafrica vive una maialina che dipinge? A detta dei critici, i suoi quadri risultano anche piuttosto interessanti, tanto che le quotazioni sono di tutto rispetto. Chi ne volesse acquistare uno sappia che il costo si aggira intorno ai 2 mila dollari e un’opera in particolare, “Wild and Free”, è stata venduta a 27 mila dollari! Il ricavato dalla vendita delle opere della maialina va a sostenere la riserva dove è ospitata insieme ad altri animali scampati a una brutta sorte. La loro salvatrice si chiama Joanne e solo per caso ha notato e, successivamente, coltivato le attitudini della maialina, poi battezzata Pigcasso. Lavorano a “quattro mani” in un vecchio granaio, ogni tela è certificata e siglata da una firma fatta con il naso dell’artista a quattro zampe. Dopo il Sudafrica le opere sono state esposte, con successo, anche in Olanda, Belgio e Inghilterra.
Christiana Ruggeri ha raccolto questa e altre storie in un libro rivolto ai ragazzi, “Animali straordinari. Un mondo nascosto di capacità sorprendenti” (Giunti 2022), illustrato da Marco Bonatti. Il testo è molto interessante perché, con un tono leggero, ci spinge a ripensare il nostro rapporto con la natura. «Studiare gli animali e capire i loro comportamenti – ci spiega l’autrice – ci aiuta a comprendere meglio l’essere umano e pone le basi per una cultura di convivenza etica e civile. Le persone vanno responsabilizzate al rispetto dell’alterità animale, sia gli adulti sia i bambini. Questa presa di consapevolezza potrebbe cambiare il destino del mondo. Gli animali, con i loro comportamenti, ci dicono tante cose; sappiamo che sono degli indicatori biologici naturali, ci mostrano gli errori che abbiamo fatto con l’urbanizzazione e l’inquinamento. A scuola bisognerebbe introdurre lo studio dell’etologia, dell’educazione ambientale e civica. Se i bambini fossero educati al rispetto, sicuramente avremmo meno casi di bullismo e di crudeltà nei confronti degli animali ma non solo, visto che la violenza verso le altre specie è l’anticamera della violenza nei confronti del prossimo».
Christiana Ruggeri con questo libro conferma il suo impegno a tutto tondo riguardo alle questioni ambientali. Giornalista Rai e scrittrice, prima di questo libro ha firmato per la stessa casa editrice “Green Girls. Storie vere di ragazze dalla parte del pianeta” (in uscita anche negli Stati Uniti e già pluripremiato) che raccoglie la testimonianza di giovanissime che, in tutto il mondo, protestano per sensibilizzare l’opinione pubblica verso i cambiamenti climatici, sull’esempio della notissima Greta.
«Io credo nelle nuove generazioni – afferma l’autrice – e importanti passi avanti sono stati fatti. Basti pensare che, grazie all’impegno civico di migliaia di persone, siamo riusciti a cambiare la carta costituzionale e anche gli animali ora ne fanno parte, poiché riconosciuti come valori fondanti dello Stato a tutela delle future generazioni».
Un racconto che ci riporta alla triste attualità riguarda l’elefantina Mosha. Nel 2005, a soli sette mesi, mentre passeggia in compagnia della sua mamma in una riserva in Thailandia, salta su una mina antiuomo. La ferita è grave, tanto che perde una zampa. Per fortuna, poco distante c’è una clinica specializzata in pachidermi che conosce bene il problema, visto che lo stesso destino, prima di lei, è capitato ad altri individui. Mosha non può tornare libera in natura, non sarebbe in grado di sopravvivere con una menomazione così importante. Per fortuna la sua sorte si incrocia con quella del chirurgo ortopedico Therdchai Jivacate, esperto di arti umani, che inventa per lei la prima protesi per elefanti nella storia. Ora Mosha sgambetta felice, cambierà protesi ogni due anni, fino alla maturità intorno ai vent’anni, per adattarle al suo corpo che cresce.
«Le mine infestano 16 province su 77 e incidenti simili si ripetono, come sappiamo anche a danno di bambini. Se questa è una storia a lieto fine – conclude la giornalista – ci ricorda anche che l’assurdità della guerra non guarda in faccia a nessuno e lascia dietro di sé una scia di vittime innocenti».
Articolo di Silvia Amodio pubblicato sulla rivista Consumatori – edizione Lombardia di novembre 2022.