Ma è vero che i delfini parlano in dialetto?

Sulla Terra esistono migliaia di lingue e dialetti, ciascuno modellato da storia, geografia e cultura. Gli accenti variano da una regione all’altra, e spesso basta poco per intuire la provenienza di una persona. Ma ciò che forse sorprende di più è che un fenomeno simile è stato osservato anche sott’acqua!
I delfini, conosciuti per la loro straordinaria intelligenza, utilizzano un articolato repertorio di click, fischi e impulsi sonori ed è noto da tempo che possiedono un sistema di identificazione individuale: ogni individuo possiede un “fischio-firma”, una sorta di nome personale, che lo identifica all’interno del proprio gruppo di appartenenza. Ricerche più recenti suggeriscono però che le loro capacità comunicative vadano ben oltre e che siano in grado di trasmettere veri e propri concetti. Ma non è tutto: è stato anche osservato che ogni gruppo sociale di delfini sviluppa un repertorio vocale specifico, un vero e proprio “dialetto” che varia tra popolazioni e che viene tramandato per apprendimento. Come un abitante di Palermo parla con un accento diverso rispetto a uno di Torino, così i delfini di aree diverse emettono suoni caratteristici della propria comunità.

Il caso dei tursiopi in Florida e nel Mediterraneo
Un esempio emblematico arriva dalla baia di Sarasota, in Florida, dove uno studio del 2022 condotto da una squadra guidata dalla biologa marina Laela Sayigh ha evidenziato come i delfini tursiopi (Tursiops truncatus) che popolano quelle acque emettano fischi distintivi che li differenziano dai conspecifici della vicina baia di Tampa, nonostante la breve distanza geografica.
Un’osservazione simile è stata fatta anche nel Mediterraneo: il team di ricerca italiano dell’organizzazione MareTerra Onlus ha documentato differenze vocali tra due popolazioni di delfini tursiopi, una residente lungo le coste croate dell’Adriatico e l’altra nelle acque della Sardegna. Anche in questo caso, il repertorio vocale distintivo è appreso socialmente e tramandato all’interno del gruppo.

Le orche e la trasmissione culturale
Anche le orche (Orcinus orca), le più grandi rappresentanti della famiglia dei delfinidi, mostrano dialetti altamente differenziati. Ogni pod (cioè un gruppo familiare stabile) possiede un repertorio unico di vocalizzazioni, che consente agli individui di riconoscersi, mantenere la coesione e distinguersi dagli altri pod. Le variazioni possono essere così marcate da permettere ai ricercatori di risalire all’origine geografica e genealogica di un esemplare semplicemente ascoltandolo.
Come nei delfini, anche tra le orche questi dialetti non sono determinati geneticamente, ma trasmessi culturalmente, spesso lungo linee matrilineari.

Un linguaggio in evoluzione
La comunicazione dei cetacei si configura dunque come un sistema culturale dinamico, in grado di evolversi e adattarsi. Le varianti vocali tra gruppi sono il risultato di apprendimento sociale, proprio come accade per il linguaggio umano. E, come per noi, anche per i cetacei la lingua è identità, appartenenza, memoria collettiva!

Fonti utilizzate:

Ford, J. K. B. (1991). Vocal traditions among resident killer whales (Orcinus orca) in coastal waters of British Columbia. Canadian Journal of Zoology, 69(6), 1454–1483. https://cdnsciencepub.com/doi/10.1139/z91-206

Sayigh, L. S., Janik, V. M., Jensen, F. H., Scott, M. D., Tyack, P. L., & Wells, R. S. (2022). The Sarasota Dolphin Whistle Database: A unique long-term resource for understanding dolphin communication. Frontiers in Marine Science, 9, 923046. https://doi.org/10.3389/fmars.2022.923046

MareTerra Onlus. (n.d.). La comunicazione tra i delfini. Recuperato il 21 luglio 2025, da https://mareterra.org

Kemeny, R. (2025). I delfini della Florida hanno sviluppato un linguaggio tutto loro. National Geographic Italia. https://www.nationalgeographic.it/i-delfini-della-florida-hanno-sviluppato-un-linguaggio-tutto-loro

 

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